8 Marzo in magia..
Nella giornata del 8 Marzo il Museo Archeologico si è trasformato per festeggiare con l’arte le Donne.
La stele di Vado all’Arancio e i reperti neolitici sono stati spettatori di un evento nato dalla collaborazione delle Colline Metallifere e l’Associazione Iride. E’ stata rappresentata una performance di letture ideata dalla sezione Arte e Vita (Cinzia Biondi) e la sezione Teatro (Giada Germani) dell’Iride dal titolo “LE DONNE, LE CITTA’ e LE EMOZIONI INVISIBILI”. E’ stata raccontata la storia immaginaria di una nipote che ricorda sua nonna attraverso racconti e poesie che narrano di emozioni, di vita sottoforma di città con nome di donna che spesso si trovano, appunto, ad essere “invisibili”.
Le voci, le parole, la chitarra acustica di “TITO” (Gabriele Capaccioni) , i quadri onirici di Carlo Martellini e le foto di Cristina Mencarelli hanno contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente, calda in cui il pubblico, attento e partecipe, si è emozionato regalando, al termine, un lungo applauso a tutti gli attuanti.
Il testo è nato dalla trasformazione ed integrazione di estratti dalle “Città Invisibili” di I.Calvino, con racconti e poesie scritte dalle stesse persone che hanno dato vita allo spettacolo; un gruppo di soci Iride che hanno deciso di mettersi in gioco, pur non essendo attori di professione, emozionandosi e dando una parte di loro alle parole che leggevano con un ottimo risultato.
E’ stato un pomeriggio divertente a conferma che la sinergia tra le varie associazioni presenti a Massa Marittima può dare vita ad eventi piacevoli in cui, come dice Italo Calvino, “Comunicare è condividere. E qualsiasi cosa condivisa raddoppia il piacere…..”.
La disponibilità e l’organizzazione di Wanda Peccianti e delle “Donne” delle Colline Metallifere è stata ottimale contribuendo alla buona riuscita dell’evento.
Attuanti Iride: Cinzia Biondi, Angela Creatini, Rita Gallarate, Daniele Gasperi, Giada Germani, Silvia Lotti, Lorella Nardi, Patrizia Pugliano, Sandra Ricci. Musica: Gabriele “Tito”Capaccioni . Dipinti Carlo Martellini.
CINZIA BIONDI